Gravidanza: Cosa non deve mancare?
In gravidanza aumentano i fabbisogni di elementi molto importanti quali ferro (carni rosse e bianche, legumi, uova, verdure a foglia verde…), calcio (latte, yogurt e formaggi, pesce azzurro) e iodio (frutti di mare, crostacei, uova…), ai quali occorre prestare molta attenzione.
Sottolineo che bisogna comunque valutare la necessità di eventuali integrazioni vitaminiche o minerali con il proprio medico curante. Per quanto riguarda le vitamine, la vitaminaD non è raccomandata una supplementazione di base in tutte le donne gravide, ma è raccomandabile mantenere un livello sierico di 20 ng/ml 25-OH-D, soprattutto in inverno; si trova in alimenti di origine animale come pesce azzurro, prodotti lattiero caseari e tuorlo d’uovo. La vitamina A può essere assunta come retinoidi attraverso gli alimenti di origine animale (prodotti caseari, fegato, oli di fegato di pesce), oppure come provitamina (carotenoidi), presente in numerosi alimenti vegetali (frutta e verdura); è essenziale per l’embriogenesi, la crescita, la funzione immunitaria ed il normale sviluppo e differenziamento cellulare.
Vitamine del gruppo B: i folati rappresentano un complesso vitaminico idrosolubile appartenente al gruppo B, contenuto soprattutto nei vegetali a foglie verdi, nella frutta fresca, nei cereali e nelle frattaglie, tuttavia la biodisponibilità dei folati contenuti negli alimenti è molto variabile. Livelli inadeguati di acidofolico nella dieta possono provocare anemia, leucopenia, trombocitopenia e spina bifida. Il fabbisogno di folati aumenta soprattutto nel periodo periconcezionale, motivo per cui è importante una tempestiva supplementazione per almeno 3-4 mesi prima di iniziare una gravidanza.
Molto importanti anche le altre vitamine del gruppo B, le cui fonti sono alimenti di origine animale e vegetale, cereali e derivati integrali, germe di grano. Si sconsigliano cotture prolungate perché sono vitamine sensibili al calore e la loro disponibilità si riduce nettamente
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