Il caldo non sembra cessare e le forze si riducono… però in questo periodo in cui tanti sono in vacanza, credo sia utile parlare di come far affrontare il caldo eccessivo ai più piccoli. Principalmente è utile far bere loro tanta acqua, non troppo fredda e non troppo zuccherata o dolcificata, spesso e a piccoli sorsi. Non lasciamo che si disidratino! Offriamo spesso da bere, magari acqua e limone oppure un te deteinato poco dolcificato con succo di acero o succo di agave. Per l’idratazione e l’integrazione di minerali e vitamine sono perfetti anche gli estratti di verdura e frutta o, in alternativa, i centrifugati. Per aiutare con una naturale integrazione è importante fare il pieno di frutta estiva ricca del prezioso potassio: albicocche, pesche, anguria, melone, banane… ottime come spuntino o anche in aggiunta alla colazione, senza dimenticare però la verdura che è abbastanza ricca di questo minerale. Insieme al potassio è importante consumare buone fonti di un altro importante elemento: il magnesio, che troviamo in cereali integrali, in frutta e verdura di stagione e nella frutta secca (quest’ultima darà un bel carico di energia ai bambini). E poi, nonostante il caldo, cerchiamo di non far mancare loro una corretta alimentazione, variando spesso il consumo tra latticini, carni pesci, uova e legumi. Normalmente non è necessario ricorrere a un’integrazione di sali minerali, soprattutto è il caso di evitare l’impiego di bibite zuccherate che contengano anche minerali e/o vitamine; è auspicabile integrare principalmente con gli alimenti che proprio in questo periodo ci vengono in aiuto, valutando integrazioni solo nel caso di ingenti perdite di liquidi con sudorazione profusa o stati diarroici o patologici.
Estate, bambini e sali minerali.
NON LASCIAMO CHE LA CRISI INFLUENZI L’ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI
Recenti indagini hanno dimostrato che in Italia circa il 40% dei bambini risulta in sovrappeso e questa condizione va di pari passo con la sedentarietà. Per porre rimedio a questo problema è importante imparare le regole per una buona educazione alimentare. Ma in questo periodo di crisi economica, è possibile seguire una corretta e sana alimentazione per prevenire il sovrappeso dei propri figli?
La diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie potrebbe indurre i genitori ad acquistare cibi a basso costo ma che spesso hanno un elevato contenuto calorico, ricchi di grassi di vario genere e di zuccheri semplici. Un’alimentazione di questo tipo, in varie occasioni durante il giorno, ripetuta per parecchio tempo e svolta davanti alla TV o davanti a un videogioco, possono facilmente portare il bambino sulla strada del sovrappeso o dell’obesità.
La prima regola per spendere meno è acquistare solo quello che serve ai bambini per crescere bene ed evitare di ingrassare, evitando quindi l’acquisto di snack troppo dolci o grassi e di bevande e succhi zuccherati, creme spalmabili e salse varie; cioccolata e dolcetti vari dovrebbero essere consumati solo in alcune occasioni. Invogliare i propri figli a bere molta acqua durante la giornata.
Valide alternative alla carne, spesso troppo costosa, sono le uova, i legumi (da associare sempre ai cereali), il pesce (anche surgelato), il formaggio (una porzione a settimana!). Una volta a settimana consumare anche affettati poco grassi quali bresaola o prosciutto cotto.
Un’altra regola fondamentale è consumare sempre abbondanti porzioni di verdure di stagione (che si possono acquistare fresche o, in casi eccezionali, surgelate) e, almeno due o tre volte a settimana, un buon minestrone o passato di verdure.
Non sostituire la frutta con i succhi di frutta, che contengono zuccheri aggiunti e non hanno la stessa quantità di vitamine e di fibre; consumare due porzioni di frutta di stagione ogni giorno, cercando di variare i colori e la qualità.
Per condire utilizzare sempre olio extravergine di oliva: se utilizzato in minime quantità sarà possibile acquistare un olio di maggiore qualità.
Riassumendo, il comportamento più semplice da adottare è acquistare cibi non elaborati o preconfezionati e mettere in tavola: pane, pasta, carne, pesce, legumi, latte e latticini, uova, frutta e verdura.
Non dimentichiamo, infine, che per combattere sovrappeso e obesità l’attività fisica è indispensabile e oltretutto non costa quasi nulla, solo un po’ di buona volontà!
L’importanza della mensa scolastica per i nostri bambini.
Tantissimi bambini oggigiorno consumano almeno un pasto a settimana nella mensa scolastica e quindi insieme a compagni e maestre si trovano a condividere pietanze e cibi. Questo momento, oltre ad essere un’occasione di aggregazione importante per cementare i rapporti tra i bambini, deve anche essere vista come un’opportunità di tipo educativo. Infatti, la mensa non ha più solamente lo scopo di fornire un pasto completo dal punto di vista nutrizionale, equilibrato e controllato sotto l’aspetto igienico-sanitario, ma ha ormai assunto anche un importante ruolo educativo, attraverso l’acquisizione di corrette abitudini alimentari, e di promozione della salute, cercando di prevenire il sovrappeso e l’obesità infantili. Il pasto in mensa diventa, inoltre, anche un’occasione di educazione al gusto, per stimolare i piccoli a nuove e diversificate esperienze gustative. In questo contesto gli insegnanti svolgono un importante ruolo di educazione alimentare.
Per prima cosa bisogna porre l’attenzione all’intera giornata alimentare: il pasto nella mensa non è l’unico della giornata e per un corretto apporto nutrizionale occorre valutare complessivamente i pasti, ovvero colazione, merende e cena. Affinché i ragazzi imparino a mangiare tutto è importante che i cibi non siano solo sani, ma anche buoni; per questo sarebbe utile un lavoro sinergico tra dietisti, gastronomi e cuochi per rendere il pasto più gustoso. Inoltre bisogna considerare che il cibo di stagione è più buono perché non ha trascorso molto tempo nei frigoriferi durante il trasporto. Per garantire un pasto ottimale i menu andrebbero quindi redatti secondo la stagionalità dei prodotti e affidandosi alla cultura gastronomica del territorio.
Un altro problema rilevante è mantenere un equilibrio nutrizionale: spesso sono previsti piatti con legumi e cereali (pasta e fagioli, riso e lenticchie) che sono piatti unici, ma, nella consapevolezza che non sono alimenti graditi a tutti i bambini, vengono preparati anche dei secondi, rischiando così di far mangiare solo il secondo oppure oltre alla pasta e fagioli anche la carne. In questo modo si dimentica che la mensa deve essere un momento educativo, che deve sia stimolare i bambini ad apprezzare nuovi cibi, ma anche insegnare che alcuni sono già ‘piatti unici’ e non hanno bisogno di altro. In ultimo occorre prestare attenzione alle porzioni: non possono e non devono essere uguali per tutti i bambini, ma andrebbero proporzionate almeno rispetto all’età. Questo rischia poi di lasciar passare il messaggio che tutti possano mangiare le stesse quantità e questo modello acquisito rischia di essere applicato anche a casa, esigendo le stesse porzioni magari del padre.
In ultimo ricordo che anche la presentazione delle pietanze è molto importante, a casa, come a scuola; basti pensare che è stato dimostrato che le fotografie di carote e piselli stampate sui vassoi inducono i bambini a mangiare più verdure.
In conclusione un consiglio ai genitori è sicuramente quello di essere al corrente di quello che mangiano a pranzo i figli, anche per evitare che a cena, la sera a casa, ci siano eccessi e sovrapposizioni; per questo motivo le famiglie dovrebbero lavorare in sinergia con la scuola, e viceversa.
Prima colazione per i nostri bambini.
Sappiamo tutti che la colazione è considerata il pasto più importante della giornata, soprattutto per i bambini e gli adolescenti, perché serve a spezzare il digiuno, in quanto dopo 8-10 ore dall’ultimo pasto, l’organismo umano ha la necessità di accumulare nuove energie. La ricerca scientifica ha dimostrato ampiamente come saltare la prima colazione causi una riduzione dell’attenzione, uno scarso rendimento scolastico, induca carenze di nutrienti fondamentali quali calcio, ferro e vitamine A, B6, D, si associ ad una maggiore incidenza di sovrappeso e ad una minor qualità della alimentazione, condizionando quindi l’intera giornata alimentare.
Nonostante ciò, attualmente un bambino su tre fa una prima colazione inadeguata e circa l’11% la salta.
Ma qual è la colazione migliore? Dolce o salata? Come invogliare i propri figli a farla? Spesso le scuse sono: “non ho tempo”, “non ho appetito”…
Ma quanto tempo è effettivamente necessario? Sono sufficienti 5-10 minuti al massimo, tempo facilmente recuperabile preparando la sera prima i vestiti e la cartella e lasciando la tavola apparecchiata già pronta per la colazione, con alimenti quali cereali e biscotti. In aggiunta, molti bambini non sono abituati a mangiare appena svegli, oppure sono reduci dagli eccessi della cena oppure sono soggetti alla tensione per l’impegno scolastico imminente. In questi casi è conveniente iniziare con piccole quantità di cibo che andranno gradualmente incrementate, proponendo anche, secondo i gusti, prodotti salati; in questo caso è importante la presenza dei genitori durante la colazione, per rendere il momento più conviviale e “appetitoso”, cercando di allentare le tensioni pre-scolastiche.
Detto ciò, bisogna ricordare che la colazione deve fornire il 20% delle calorie della giornata attraverso: latte (meglio se parzialmente scremato) non zuccherato o yogurt, fondamentali per l’apporto di calcio e proteine, talvolta addizionati di cacao o orzo; carboidrati indispensabili per affrontare la mattinata con energia, presenti in biscotti, cereali, fette biscottate o pane (con marmellata o miele), prodotti da forno (da consumare con moderazione). Un’ottima alternativa è sicuramente una fetta di torta margherita fatta in casa! Non dimentichiamo la frutta: ricca di fibre e vitamine, a pezzi, spremuta o frullata, dovrebbe far sempre parte di una sana colazione.
Un altro punto fondamentale rimane sempre l’esempio che i genitori danno ai propri figli, già a partire dalla colazione: se il papà prende solo il caffè e la mamma prende un cornetto al bar, il bambino non avrà mai voglia di fare colazione perché non attribuirà il giusto valore a questo pasto.
Poco alla volta il bambino apprezzerà l’abitudine a una sana prima colazione. Questo sarà un altro passo verso una corretta alimentazione per crescere bene e diventare un adulto con un rapporto sereno ed equilibrato con il cibo.
Non lasciamo che la crisi influenzi l’alimentazione dei nostri bambini.
Recenti indagini hanno dimostrato che in Italia circa il 40% dei bambini risulta in sovrappeso e questa condizione va di pari passo con la sedentarietà. Per porre rimedio a questo problema è importante imparare le regole per una buona educazione alimentare. Ma in questo periodo di crisi economica, è possibile seguire una corretta e sana alimentazione per prevenire il sovrappeso dei propri figli?
La diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie potrebbe indurre i genitori ad acquistare cibi a basso costo ma che spesso hanno un elevato contenuto calorico, ricchi di grassi di vario genere e di zuccheri semplici. Un’alimentazione di questo tipo, in varie occasioni durante il giorno, ripetuta per parecchio tempo e svolta davanti alla TV o davanti a un videogioco, possono facilmente portare il bambino sulla strada del sovrappeso o dell’obesità.
La prima regola per spendere meno è acquistare solo quello che serve ai bambini per crescere bene ed evitare di ingrassare, evitando quindi l’acquisto di snack troppo dolci o grassi e di bevande e succhi zuccherati, creme spalmabili e salse varie; cioccolata e dolcetti vari dovrebbero essere consumati solo in alcune occasioni. Invogliare i propri figli a bere molta acqua durante la giornata.
Valide alternative alla carne, spesso troppo costosa, sono le uova, i legumi (da associare sempre ai cereali), il pesce (anche surgelato), il formaggio (una porzione a settimana!). Una volta a settimana consumare anche affettati poco grassi quali bresaola o prosciutto cotto.
Un’altra regola fondamentale è consumare sempre abbondanti porzioni di verdure di stagione (che si possono acquistare fresche o, in casi eccezionali, surgelate) e, almeno due o tre volte a settimana, un buon minestrone o passato di verdure.
Non sostituire la frutta con i succhi di frutta, che contengono zuccheri aggiunti e non hanno la stessa quantità di vitamine e di fibre; consumare due porzioni di frutta di stagione ogni giorno, cercando di variare i colori e la qualità.
Per condire utilizzare sempre olio extravergine di oliva: se utilizzato in minime quantità sarà possibile acquistare un olio di maggiore qualità.
Riassumendo, il comportamento più semplice da adottare è acquistare cibi non elaborati o preconfezionati e mettere in tavola: pane, pasta, carne, pesce, legumi, latte e latticini, uova, frutta e verdura.
Non dimentichiamo, infine, che per combattere sovrappeso e obesità l’attività fisica è indispensabile e oltretutto non costa quasi nulla, solo un po’ di buona volontà!