IL CIOCCOLATO NON SOLO A PASQUA
Siamo nel pieno delle vacanze di Pasqua, che lasceranno di sicuro una bella scorta di cioccolato, residuo di questa festa…quindi ritengo interessante spendere qualche parola riguardo a questo particolare alimento. Non ci si deve certo stupire se oggigiorno numerosi scienziati sono all’opera per studiare le proprietà del cioccolato, perché già ai tempi degli Aztechi gli venivano attribuite proprietà medicamentose. Da secoli, quindi, sono noti alcuni dei principali benefici del cioccolato sull’organismo umano, e soprattutto del cacao; in realtà, però, questo alimento, è stato, per anni, demonizzato e accusato di provocare l’acne, di fare male al fegato, di scatenare allergie… ma allora cosa ha fatto riabilitare questo alimento definito nella storia “cibo degli dei”? Innanzitutto bisogna sapere che il cioccolato contiene una buona percentuale di zuccheri semplici, che hanno un elevato potere energetico, e di grassi di origine vegetale, che hanno un effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare; contiene anche pochissimo colesterolo. Nel cioccolato, in aggiunta, troviamo calcio, magnesio, ferro, vitamine e fibre. Il cioccolato è un dolce sempre molto apprezzato perché oltre ad essere buono, evoca sensazioni positive e piacevoli. Ma il suo effetto sul sistema nervoso centrale va ben oltre: è infatti in grado di innescare la stessa risposta chimica dei farmaci anti-ansia, attraverso lo stimolo della produzione di alcuni ormoni che migliorano il tono dell’umore; inoltre, il magnesio contenuto nel cacao aiuta il rilassamento e riduce gli effetti dello stress. Un altro effetto ormai noto è quello esercitato sull’apparato cardiovascolare: gli antiossidanti contenuti nel cacao agiscono dilatando le arterie periferiche ed agiscono come antiaggreganti piastrinici. Il cioccolato ha quindi suscitato grande interesse scientifico soprattutto per il suo contenuto elevato di sostanze antiossidanti, proprio come quelle contenute nel vino rosso e nel tè. Gli studi scientifici hanno però anche dimostrato che quest’effetto antiossidante è prodotto soprattutto dal consumo di cioccolato fondente, definito anche come cioccolato di migliore qualità.
Inoltre, sembra che i grassi contenuti in questo alimento così goloso abbiano un effetto calmante sulla motilitá gastrica, con conseguente riduzione dell’appetito. Alcuni studi hanno poi dimostrato che il consumo regolare di cacao aiuta la pelle a difendersi dagli eritemi causati dall’esposizione ai raggi UV e dalla perdita di acqua. Si è invece dimostrata infondata la teoria che gli zuccheri del cioccolato provochino la carie, ma sembra che il cioccolato contenga sostanze con effetto antibatterico che favoriscono la riduzione della placca. In ultimo, la scoperta più recente è l’effetto del cioccolato, o meglio, della teobromina (una sostanza con azione simile alla caffeina) in esso contenuta, sulla capacità di sedare la tosse stizzosa post-influenzale.
Fin qui il lato “dolce” del cioccolato, ma c’è, ovviamente, anche un lato più “amaro”…
Tra le pur positive proprietà nutrizionali sopra riportate va comunque sottolineato, infatti, il notevole apporto calorico del cioccolato: 540 kcal circa per una tavoletta da 100 grammi di un normale cioccolato fondente, superiore all’apporto energetico di 100 g di pasta al pomodoro! Inoltre, bisogna considerare che i prodotti comunemente disponibili in commercio contengono una quantità molto variabile di cacao mentre spesso rivelano quantità elevate di grassi e di zuccheri. Quest’alimento è poi controindicato per chi soffre di emicrania, per le persone diabetiche e molto in sovrappeso. In conclusione, si può dire che il cioccolato (fondente!), se consumato con moderazione, può darci molto di più della sola piacevolezza sensoriale e che, grazie agli scienziati, gli amanti del cioccolato non dovranno più cercare una giustificazione per mangiarlo senza sensi di colpa!
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