Funghi: si o no per la dieta?
Vista la stagione vorrei spendere due parole su un alimento che ha notevoli proprietà benefiche: i funghi. Molto ricchi di acqua e poveri di calorie, rispetto a verdure e ortaggi contengono proteine di elevato valore biologico, caratteristica che li rende più vicini al mondo animale rispetto a quello vegetale. Le proteine dei funghi sono ricche di triptofano, che ha proprietà rilassanti, ed è precursore della serotonina, chiamato anche ‘ormone della felicità’, utile nel contrastare anche l’insonnia. Il loro contenuto di colina aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi ematici. Un buon consumo di funghi assicura anche un discreto apporto di acido linoleico che, insieme ad altre molecole nel nostro organismo, regola la pressione arteriosa e l’aggregazione piastrinica. I funghi inoltre contengono anche buoni quantitativi di vitamine del gruppo B, utili al sistema nervoso, per la produzione di globuli rossi, per il metabolismo proteico, lipidico e dei carboidrati. Altre vitamine sono la A, importante per la vista e le difese immunitarie, la C, importante per membrane cellulari e per le pareti dei capillari e per il metabolismo del colesterolo; la D fondamentale per il metabolismo osseo e la K importante per la coagulazione sanguigna. Con il consumo di funghi si introducono anche sostanze antiossidanti (anti-aging e per la prevenzione dalle patologie cardiovascolari), antivirali, antivirali antibatteriche e immunostimolanti. Non dimentichiamo i Sali minerali! Potassio, rame, fosforo, selenio, ferro e calcio in diverse quantità, importanti per il nostro benessere. Possiamo consumarli freschi, secchi o surgelati, evitando (o limitando!) ovviamente le fritture. Unica controindicazione: non devono essere consumati da chi soffre di epatopatie, gotta, calcoli renali e alcune malattie circolatorie.
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