Gelato. Si, no, forse.
E’ arrivato il caldo e inizia il tormentone del gelato: quale, quanto, quando?? Ecco qualche spiegazione del motivo per cui il gelato non può essere considerato un sostituto del pasto, ma uno sfizio occasionale.
Il gelato ha un discreto apporto calorico, ma quello che salta agli occhi guardando la sua composizione è proprio l’elevato contenuto di zuccheri semplici, che derivano non solo dalla materia prima impiegata (per esempio dalla frutta) ma anche e soprattutto dagli ingredienti aggiunti (es. glucosio, sciroppo di glucosio…) per ottenere un gustoso gelato. Questo deve subito farci pensare che, nonostante il contenuto di grassi di alcuni gusti e, nonostante le poche proteine disponibili, è un alimento altamente insulinogenico, ovvero provoca un aumento della glicemia con conseguente aumento dell’insulina. Le proteine variano a seconda dei gusti, sono inferiori nei gusti alla frutta e sono in discreta quantità nei gusti alle creme, dove aumentano in maniera importante i grassi. Per quanto riguarda i grassi, l’ideale sarebbe preferire gelati senza grassi idrogenati, che si trovano purtroppo anche in alcune gelaterie ‘artigianali’.
Diffidare anche dai gelati esposti nei locali o nelle gelaterie che propongono tanti gusti, soprattutto di colori accesi e con vaschette che strabordano. Questo deve farci pensare che in quel laboratorio sono state impiegate preparazioni ricche di emulsionanti, coloranti, stabilizzanti, con aria insufflata… quindi il gelato non si può considerare ‘artigianale’ nel vero senso della parola. Prestiamo dunque attenzione a quello che scegliamo, preferendo gelati che non abbiano una consistenza troppo morbida, ma che non siano nemmeno troppo congelati; stiamo anche attenti ai colori perché attraggono molto ma sono fuorvianti: in natura è difficile mantenere i colori originali degli alimenti, soprattutto dopo le lavorazioni.
E adesso cosa facciamo: niente gelato? Assolutamente, no! Dev’essere un piacevole sfizio, preparato con ingredienti di qualità, da consumare in porzioni moderate magari come spuntino occasionale oppure a fine pasto per ridurne l’indice glicemico e insulinemico.
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