Policistosi ovarica: cosa comporta?
Una patologia di cui soffrono molte donne e di cui si parla ancora troppo poco: la policistosi ovarica (PCOS). È una patologia che comporta la formazione di piccole cisti ovariche e per la quale è molto importante fare un’accurata diagnosi, utile per il trattamento.
È una patologia endocrina, che riguarda il sistema ormonale e molte donne che ne soffrono non sanno che l’alimentazione è un grande supporto, sia per alleviare il dolore sia per ridurre le microcisti.
Una delle principali conseguenze è l’infertilità o la difficoltà di concepimento proprio a causa dei cicli anovulatori e degli squilibri ormonali.
Questo, insieme ad altri problemi causati dalla PCOS, è spesso causa di ansia e/o depressione, generati proprio dalla diminuzione della fertilità, dal possibile aumento del peso o dalla difficoltà nel perdere peso.
In questo caso entra in gioco anche l’insulinoresistenza che si può sviluppare in seguito agli squilibri ormonali, con conseguenze metaboliche che comportano difficoltà nel mantenimento di un peso corporeo adeguato.
La PCOS è inoltre associata ad un’infiammazione sistemica cronica, che è correlata all’insulinoresistenza e allo stress ossidativo, fattori che permettono l’instaurarsi di un circolo vizioso che a sua volta porta a complicanze metaboliche e cardiovascolari.
E purtroppo, come ormai sappiamo bene, l’infiammazione sistemica e patologie come l’ansia, colpiscono anche il tratto intestinale compromettendone la funzionalità e favorendo la permeabilità di membrana.
Si delinea così un quadro molto complesso, alla base del quale serve una corretta diagnosi e in seguito una adeguata terapia farmacologica (quando e se necessaria) e una terapia dietetica mirata a ridurre l’infiammazione, ripristinare l’equilibrio intestinale e bilanciare gli squilibri ormonali.
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